Francesca, l’interior designer che fa… magie con il colore

Categoria Press

Eclettica quanto determinata, romantica e allo stesso tempo concreta, ma soprattutto creativa con i piedi ben piantati a terra. Francesca Vizzari indubbiamente è un tornado di donna: pubblica un post su Facebook mentre progetta una stanza; e organizza un sopralluogo mentre consiglia le clienti nel suo negozio di piazza Cesare Battisti.

 La titolare di «Pistacchio & Caffè» – boutique che è un po’ laboratorio di colore, un po’ atelier e allo stesso tempo studio di progettazione – è in un momento d’oro della sua carriera, coltivata fin dalle scuole medie nel segno di «una consapevolezza della forma e del colore» e proseguita al liceo artistico e, per qualche mese, all’Accademia di Belle Arti di Brera.

«Ma io – racconta – cercavo qualcosa che fosse a cavallo fra l’architettura e l’arte e l’ho trovato quando mi sono iscritta a Milano a un corso di arredamento d’interni».

Di seguito Francesca colleziona una serie di preziose esperienze professionali nel settore: prima in un negozio di tessuti, poi di complementi d’arredo e infine in un colorificio. E da qui, nel 2010, nasce l’idea di «Pistacchio & Caffè», un luogo dove offrire consulenze proprio nell’ambito del colore. «Un concetto che non esisteva. Mi sono resa conto che non basta scegliere una bella tinta per arredare una casa: ho realizzato la necessità di offrire ai miei clienti consigli su misura, contestualizzando la scelta cromatica e adattandola ai loro bisogni».

Una felice intuizione: dalla zona dell’ospedale «Pistacchio& Caffè» è da cinque anni in uno spazio più grande, vicino alla metro San Faustino. E oltre ai colori Francesca ha iniziato a proporre tessuti, carta da parati e ha ricavato un laboratorio in cui decorare. «Questo luogo è un ibrido: è un luogo dove si fa vendita al dettaglio, ma anche uno studio di progettazione e consulenza».

Francesca è la mente che sta dietro alla proposta a tutto tondo, partendo ovviamente dal colore: al suo servizio ha poi squadre di professionisti che operano per il cliente.

«Che per me è al centro: arredare è sempre un’esperienza emozionale legata a nascite, traslochi, matrimoni o separazioni. Per questo è sempre importante virare l’ego del progettista in direzione del committente». E i clienti, anche stranieri, non mancano: arrivati grazie ai social che Francesca cura con precisione e competenza. «Funzionano – rivela – se si sa come utilizzarli. Per questo prima di buttarmi in questo mondo mi sono impegnata a studiarlo». E se si sa come farlo possono nascere collaborazioni interessanti.

 

 

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